lunedì 23 ottobre 2017

RECENSIONE • Fiore di cactus di Francesca Lizzio

Buongiorno lettori oggi vi farò conoscere un altro dei libri che mi hanno accompagnata nelle mie vacanze. E' stato un compagno perfetto, fresco e pieno di sentimento. Si tratta di Fiore di Cactus edito Panesi di Francesca Lizzio che forse conoscerete già per il suo blog Cuore di Cactus




Fiore di Cactus 
di Francesca Lizzio

Lunghezza stampa: 190
Editore: Panesi Edizioni (20 marzo 2017)

Sara è una ragazza timida, intelligente, con la battuta sempre pronta, eppure nasconde la sua fragilità sotto un'armatura. La vita l'ha resa cinica e amara. Un giorno conosce Andrea, un ragazzo attento e gentile che con smisurata pazienza riesce a farsi spazio nella sua vita. Sarà lui a indurla a rimettere in discussione tutto quello in cui crede. Sara così ripenserà al percorso che l'ha resa la donna che è, si chiederà se riuscirà più a lasciarsi amare, se certe paure potranno essere sconfitte o se invece non ci sarà più nulla da fare. Se una come lei merita una seconda occasione. Perché anche un cactus ha un cuore, ha solo bisogno di qualcuno che creda in lui e non abbia paura delle sue spine.



Io comunque ormai sono scostante, non so fidarmi, non so aprirmi, mi mostro peggio di quella che sono così nessuno si affeziona, nessuno ha la pazienza di scoprirmi e chissà se ne vale la pena.



Emozioni intrappolate, private della loro libertà. Ma è il cuore a decidere, è lui che sceglie di proteggersi con delle spine così come un cactus. Questo è il cuore di Sara, una ragazza ventenne che possiede un passato tagliente, che l'ha ferita lasciandole dei segni che l'hanno costretta a ripararsi. Quando Andrea piomba nella sua vita tutto sembra andare per il verso giusto, e finalmente Sara riesce a sentirsi bene. E' proprio in questo istante che inizia ad avere paura. Riuscirà a sbocciare questo bellissimo fiore di cactus? O continuerà a proteggersi con le sue spine?

Sì i cactus. Mi piacciono le cose che sorprendono. Quelle che magari a guardarle non sono nemmeno belle, non ti ispirano grandi aspettative, ma che invece nascondono un potenziale. Come i cactus, appunto. Non sono belli, però tra le loro spine possono nascere frutti e fiori.

I personaggi sono belli, veri, pieni di difetti, come quelli che piacciono a me perchè ci si riesce ad immedesimare alla perfezione. Il passato di un'adolescente può segnare il suo percorso tanto da crearsi una corazza per paura di soffrire di nuovo. So bene cosa sia il bullismo e vivere con il terrore che qualcuno si prenda gioco di te per qualcosa o qualcuno che non sei veramente. (QUI la mia esperienza se vi va di conoscerla)

La sensibilità e la timidezza non sono una debolezza. La vera debolezza è adeguarsi e non ribellarsi, essere indifferenti a chi ha bisogno di aiuto, accettare che le cose vadano in un unico modo per paura, perchè non si ha il coraggio di essere se stessi, In queste circostanze bisogna fare appello ad una forza che magari ancora non si possiede, stringere i denti fino alla fine e non arrendersi mai perchè questi esseri non aspettano altro. Che pensino e dicano di noi quello che vogliono, soltanto noi sappiamo chi siamo veramente. Non bisogna dare potere a questi mostri, dentro sono vuoti e privi di spessore. Non sono nessuno. Bisogna chiedere aiuto agli adulti, perchè per fortuna di persone intelligenti ne esistono ancora. 

Ma come dice Andrea non possiamo privarci di qualcosa solo per paura che vada male..un amore un'amicizia. Amare e lasciarsi amare è il segreto. Lui fa un piccolo esempio raccontando che da piccolo avrebbe tanto desiderato avere un cane ma i suoi genitori non glielo comprarono per paura che si affezionasse troppo e che di conseguenza soffrisse. Bè devo ammettere che ho pensato per giorni a questa frase.

Le ambientazioni, la nuova casa, la libreria, il locale, sono bellissime ed incorniciano alla perfezione la storia. Molto particolari le pagine di diario finale, una specie di flusso di coscienza, senza delle precise definizioni temporali che ci fanno entrare nel cuore spinoso della protagonista, scoprendolo. Molte le frasi che ho sottolineato in cui mi sono ritrovata, quello che spero sempre di trovare in un libro: me stessa, per capirmi, per conoscermi.

Una storia semplice che vi consiglio di cuore!

Non so se ne sarò all'altezza, ma forse ci andrò vicino: finalmente ho capito. Tardi, ma ho capito. Amare significa credere, nonostante tutto, al meglio che c'è nell'altro. Significa credere nell'altro, nonostante tutto.

Ecco la Playlist di Sara che ho creato, se vi va potete seguirla, mi farà molto piacere! Io la adoro e ho scoperto anche nuove canzoni bellissime ❤


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