venerdì 5 febbraio 2016

RECENSIONE • Reykjavík Café di Sólveig Jónsdóttir

Buonasera lettori!! Finalmente riesco a farvi la recensione di questo libro che se ne sta sul mio comodino da un bel po'...Si tratta di Reykjavík Café  di Sólveig Jónsdóttir. Meglio tardi che mai direte..leggendo questo libro mi è venuta voglia di fare la valigia e volare in questi paesi nordici, magari anche vedere la spettacolare aurora boreale, il mio sogno! 

Titolo: Reykjavík Café
Autore: Sólveig Jónsdóttir
Editore: Sonzogno (12 marzo 2015)
Pagine: 317 pagine
Prezzo:  17,50€ (Link Amazon -15%)


Trama: Per una donna i trent'anni sono un'età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. Hervòr, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. C'è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l'ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po', la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. E poi c'è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fidanzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. A unirle è la pausa obbligata al Reykjavik Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po' di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.
Gennaio, neve, vento gelido e poche ore di luce. L'atmosfera è buia e cupa nei primi mesi dell'anno in Islanda facendo da specchio anche nello stato d'animo di quattro giovani ragazze pressoché trentenni. Hervor, Karen, Silja e Mia. Non si conoscono ma hanno qualcosa in comune: una situazione sentimentale ormai distrutta. Le loro storie si alternano alimentando i capitoli con le loro vite e gli svariati modi di superare le loro diverse situazioni difficili. Alcool, uomini occasionali, feste con musica ad alto volume e poi rinchiudersi in casa, pizze surgelate, ridipingere i muri, restare a letto affinché tutto finisca. Le protagoniste così come gli altri personaggi si mescoleranno, si sfioreranno attraverso un sottile file rouge che li unisce per tutto il tempo.

Ma basterà un incontro, un abbraccio, un signore anziano, un caffè, uno spiraglio di sole a Reykjavík che in quelle poche ore in cui compare sull'Islanda saprà scaldare il cuore di queste ragazze che capiranno che allora non è tutto perduto!

 "Sicuramente era un bene che le facesse male la mano almeno non pensava troppo al male che le faceva il cuore"

Quattro storie ordinare che si intrecciano, vite normali, cose che succedono. Ci fanno conoscere un ambiente diverso dal nostro, affascinante e poi queste ragazze che possiamo vedere malinconiche distrutte e senza una via di rinascita ma che poi in un modo o nell'altro possono tornare alla normalità.  I capitoli sono lunghi ed alternano le vicende delle quattro ragazze rallentando la lettura così come può essere difficile memorizzare i nomi di persone e luoghi islandesi  ma piano piano si riesce ad ingranare. E' un libro da leggere piano, da assaporare. Un'altro elemento strano è il titolo, in realtà il Reykjavík Café non fa esattamente da protagonista e punto di ritrovo come pensavo inizialmente! Mentre per quanto riguarda la cover italiana edita da Sonzogno, che dire, mi sono innamorata subito di questa illustrazione! L'autrice ha uno stile caldo e avvolgente nella fredda e cupa Islanda che è un po' uno specchio, come dicevo inizialmente, dello stato d'animo delle protagoniste! Un libro di semplici donne come noi che mi sento di consigliare!


L'AUTRICE: Sólveig Jónsdóttir ha studiato scienze politiche e vive a Reykjavík, dove ha lavorato come giornalista alla redazione di «Lifestyle Magazine». Da tre anni è capo della comunicazione di UNICEF Islanda. Reykjavík Café è il suo primo romanzo.







 



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