Buon pomeriggio lettori, in questa giornata di nebbia (almeno qui nella pianura Padana) vi segnalo un altro libro in collaborazione con Libriamoci, si tratta di Piombo- Parte 1: Samiradi Hypatia Underwood.
‘Piombo’ si svolge negli Stati Uniti, in Virginia, e racconta l’incontro tra Airi Kato, psicologa militare specializzata nella terapia di sostegno ai reduci di guerra, e Hiromi Takeda, soldato di ritorno dall’Iraq. Airi vive con sua figlia Hotaru a Portsmouth; ama suonare il violino e dipingere. Ma da diversi anni ormai ha abbandonato il proprio lavoro per cercare di riuscire a scendere a patti con i sensi di colpa derivanti da una terribile perdita. Per questo quando l’amico e collega Matthew Kobe, responsabile del reparto psichiatrico dell’ospedale militare “Edward Dewenish Veterans Affair Medical Center”, le propone di tornare ad esercitare la professione per trattare un caso delicato, Airi è estremamente riluttante: le ferite del fallimento che le ha portato via la persona a lei più cara sono ancora aperte, eppure Matthew è convinto che possa farcela. La ragazza accetta quindi di occuparsi del Maggiore Hiromi Leighton Takeda, giovane ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti che porta
con sé una diagnosi di Sindrome da Stress Post Traumatico e un bagaglio di incubi del conflitto iracheno. Airi ed Hiromi inizieranno così un lento percorso di reinserimento alla vita normale, instaurando altresì un rapporto d’amicizia che gradualmente muterà in attrazione da entrambe le parti.
Sul loro legame si allargherà l’ombra non solo della morbosa gelosia di Samuel Foster, collega di Kato e suo corteggiatore respinto, ma anche del Generale Takeshi Takeda, padre di Hiromi e capo di Stato Maggiore dell’esercito, intenzionato a comprendere quanto sia pericolosa l’influenza di Airi su Hiromi.
Buongiorno a tutti sono carichissima con una nuova segnalazione in collaborazione con Chiara e Matteo di Libriamoci, Cantami una canzone di Antonio Compostella ha una trama piccola piccola ma un contenuto che vi stupirà, come ci spiega Chiara nella recensione! (la trovate a questo link) Che dire...considerata una mia esperienza in passato, mi ha già conquistata!
Cantami una canzone Autore: Antonio Compostella Pagine: 136 Pubblicazione : 2017 Self Publishing Prezzo ebook: 4,49€ Link Amazon Cartaceo: 15,00€ Link Amazon
Trama: Uno scambio culturale fa incontrare due ragazzi di diciassette anni. Divisi da seicento chilometri e da destini...
Buongiorno lettori, oggi si vi presento sul blog una delle novità di cui vi parlavo a inizio anno..da oggi periodicamente farò delle segnalazioni in collaborazione con il blog di Libriamoci che sicuramente conoscerete già. I libri che vi proponiamo oggi sono i primi due della trilogia di Anna Zennaro sul “filo rosso del destino” e sono, nello specifico due libri di Haiku e aforismi che uniscono questa leggenda cinese all’arte Haiku giapponese.
Il primo Libro è: Il filo rosso del Destino: Il filo rosso vol.1
Editore: Independently published (27 febbraio 2017)
Il filo rosso del destino - volume 1, è un libro di Haiku che si ispira ad una antica leggenda popolare cinese molto diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e ad amarsi. In ogni pagina il componimento Zen è accompagnato da un ideogramma rosso. Terza ristampa, con nuovi Haiku. Con lo stesso titolo, l'autrice ha pubblicato anche il volume 2, riccamente illustrato con disegni a china nera.
Trovate la recensione sul blog di Libriamoci a questo link.
IL FILO NERO, segue il successo del primo volume della trilogia "Il filo rosso del destino". Questa nuova pubblicazione di Haiku è stata riccamente illustrata dalla stessa autrice con 30 tavole realizzate a china. Un nuovo omaggio alla più poetica leggenda giapponese mai conosciuta
E' arrivato il momento di recuperare le ultime uscite in libreria, vi parlerò di un' uscita Longanesi che in occasione del Giorno della Memoria ci propone un racconto inedito della Shoah: il diario che Carry Ulreich – una fra le mille Anne Frank del Novecento europeo – ha segretamente tenuto a Rotterdam tra il dicembre del 1941 e il maggio del 1945. Riscoperto dai nipoti dell’autrice un paio d'anni fa, Di notte sognavo la pace è la straordinaria testimonianza di una ragazza costretta a crescere e formarsi negli anni più neri e terribili del secolo scorso.
L’inno pacifista di una fra le mille Anne Frank ci restituisce lo spaccato di vita di una ragazza ebrea costretta a crescere e a formarsi nel momento più terribile del Novecento europeo.
Di notte sognavo la pace
di CARRY ULREICH
Rotterdam; mercoledì 17 dicembre 1941
Prima del 1940 nel nostro laboratorio c’erano 17 persone, ma ormai non produciamo più confezioni, e papà lavora con una sola ragazza. Quanto durerà ancora? Gira voce che il 1° gennaio 1942 tutte le imprese tessili degli ebrei dovranno chiudere. Chissà, magari pure noi, anche se papà è sarto, solo che abbiamo un po’ di stoffe e probabilmente (anzi, credo quasi sicuramente) i crucchi le useranno come scusa.Già da qualche tempo (dalla « grande paura » del 3 ottobre) non ci sono più sparatorie, ma la settimana prossima c’è di nuovo il chiaro di luna, e sicuramente ricominceranno a sparare contro gli inglesi, che vogliono bombardare la Germania. Certe volte colpiscono anche Rotterdam e quando riescono a centrare qualche obiettivo i tedeschi si alzano in volo e lanciano bombe sulla popolazione civile. O almeno, così diciamo noi, che parteggiamo per gli inglesi, ma il giornale la pensa diversamente. Quante ne dicono. C’è sempre qualche aereo che è stato abbattuto. Tu ci credi? Io no.
Carry Ulreich è una giovane ragazza ebrea di Rotterdam che, come i figli di molte famiglie dell’epoca, gode di pochi lussi e libertà ma conduce una vita serena. Le sorti degli Ulreich cambiano totalmente nel 1941 quando i nazisti, a seguito dell’occupazione di Rotterdam, impongono alla popolazione ebraica una serie di rigorosi divieti. La requisizione delle biciclette e delle radio, la riduzione degli orari in cui gli ebrei possono uscire di casa, l’obbligo di indossare la stella di David, il divieto di esercitare molte professioni (tra cui quella del padre di Carry, che è sarto), l’imposizione agli studenti ebrei di frequentare scuole solo ebraiche.
Per aiutarli a evitare la deportazione, gli Zijlmans, una famiglia cattolica di Rotterdam, invitano Carry e la sua famiglia a nascondersi in casa loro. Comincia così la loro seconda vita, completamente in ombra, lontani dalla luce del sole. Con una visione critica e molto attenta ai dettagli, Carry Ulreich racconta nei suoi diari i disagi vissuti, le complicazioni affrontate e la paura per l'incombente minaccia presente al di fuori di quelle quattro mura. Una storia di convivenza forzata e della totale dipendenza da una famiglia cattolica, lontana dai loro usi e costumi. Un libro sulla capacità di convivere e proteggersi seppure divisi dalla religione per raccontare, attraverso una storia intima e commovente, una pagina di storia fondamentale per la contemporaneità.
CARRY ULREICH (1926), ora Carmela Mass, vive attualmente in Israele. Dopo l’arrivo delle truppe canadesi a Rotterdam nel 1945 rimase in città con la famiglia dove seguì le lezioni dei soldati della Brigata ebraica. Il giorno dopo aver finalmente conseguito il diploma, si sposò e si trasferì con il marito a Gerusalemme dove vive tuttora in compagnia di tre figli e più di sessanta pronipoti. Il 15 novembre 2017 ha compiuto 91 anni.
Con qualche chiletto in più e le feste ormai finite si torna operativi! Torna anche la rubrica New Talents dove conosciamo gli autori emergenti, oggi ospito sul blog Vanna Ivone con il suo secondo romanzo Ali si Sabbia! Ma ora conosciamola meglio..
In un paesino pugliese dove si respira l’Adriatico, Nicla, studentessa di marketing e scrittrice in una rivista di informazione olistica, sperimenta e racconta un’attrazione che la porta tra dune sabbiose, nel mezzo di una storia antica. A farle percepire il vento secco e polveroso del deserto per la prima volta è Corrado, l’editor della Universus. Nella vita di tutti i giorni, però, non si va tanto in profondità, a sondare legami che uniscono le anime, più che le persone. È durante un corso di Dance Vitae, in un luogo protetto dall’insegnante Diana e accarezzato dalle melodie di Bergersen, che Nicla e Corrado si scoprono e si riscoprono.
Lei, infatti, è convinta di non poter provare vero piacere; lui di essere omosessuale.
Ali di Sabbia è un romanzo di crescita e di trasformazione, in cui la relazione è al centro, con le sue infinite sfumature di ombra e luce. Le emozioni provate dai protagonisti, seppure contrastanti, aprono la strada a sentimenti capaci di travalicare lo spazio e il tempo, per riportare all’essenza.
Nicla lo bacia: la compassione che prova si espande
tutt’attorno e si riversa su di lui, sui suoi occhiali da vista, sulle palpebre
abbassate a proteggere le iridi di pece, sulla sua barba scura, sulla testa
calva, sui suoi orecchini, sui tre anelli alla mano sinistra, su ogni tavolino
del bar, sulle tazzine, sul bancone, sul cameriere ormai indifferente ad ogni
manifestazione d’intimità, sugli astanti che chiacchierano, su chi legge il
giornale, sui dolci glassati e sulle torte gelato presenti nel frigo, sul
pavimento di granito, sul lampadario di murano, sulla vetrata della porta, sul
marciapiede, sui ciliegi in fiore, sulla strada, sulle automobili che
sfrecciano incuranti dei pedoni, sulle pozzanghere, sulla pioggia che scende,
sulle nuvole grigie, sul cielo nero, sulle case e su chi è chiuso in casa, su
chi cena e su chi sta andando a letto, su chi sta facendo l’amore, su chi porta
a passeggio il cane, su chi getta la spazzatura, sulle campagne, sulle pietre,
sui viottoli, sulla terra, sui paesi vicini, su quelli più lontani, sulle luci
delle città, sul mare che cinge le coste, sulle colline che circoscrivono le
pianure, sulle montagne che nutrono i fiumi… Sopra ogni particella di materia,
Nicla sente sciogliersi il suo cuore.È innamorata.
Vanna Ivoneha ventisei anni e vive a
Castellana-Grotte, in provincia di Bari. Ama leggere C. Castaneda, P. Coelho e
i saggi di I. Sibaldi. Realizza abiti con tessuti naturali, nel tempo libero
dipinge e segue un corso di psicologia transpersonale.
Ali di Sabbia è il suo secondo romanzo. A
dicembre 2015, con CSA Editrice, ha anche pubblicato InEquilibrio, con cui ha partecipato al premio Campiello 2016
Curiosità
La copertina del libro è stata realizzata dalla stessa
autrice; si tratta di un dipinto intitolato ‘Tambù’, come il piccolo villaggio
del deserto costruito attorno al pozzo di cui si racconta nel libro.
Per la promozione, è stato realizzato un book-trailer con la
danzatrice Beatrice Netti e il giovane Giuseppe Marseglia sullo sfondo di
alcuni caratteristici luoghi pugliesi, tra cui il meraviglioso lido Marzà, a
Monopoli, dove i giovani hanno girato le riprese all’alba.
CONOSCIAMO MEGLIO L'AUTRICE
·Benvenuto/a su libri che porto con me,
questo è il tuo momento, io e tutti i miei lettori vogliamo conoscerti meglio,
raccontaci chi sei e come ti sei avvicinato alla scrittura?
Sono
Vanna Ivone e i miei primi esperimenti di scrittura risalgono a quando avevo
circa tredici anni. Ho sempre amato sondare l’animo umano, scavare a fondo per
poi riemergere con consapevolezze nuove: prima di tutto, infatti, ho cercato
dentro me. Non ho mai contato tutti i diari che ho scritto, erano diversi, ma
me ne sono disfatta perché credo che non bisogna restare troppo attaccati al
passato. Ora ho ventisei anni e, nonostante il mio percorso di formazione sia
scientifico, adoro la scrittura sia come mezzo artistico e d’espressione, sia
come strumento terapeutico. La considero una porta da attraversare per guardare
in modo diverso noi stessi e anche per permettere agli altri di farlo.
·Ora parliamo un po' del tuo libro...Quali sono gli
argomenti principali che tratti in questa storia? E' rivolto ad un target in
particolare?
Ali di Sabbia racconta di due giovani insoddisfatti
del mondo ordinario che si avvicinano allo straordinario attraverso un corso di
Dance Vitae, una disciplina olistica.
Ma Ali di Sabbia parla anche di una
donna frustrata per il fatto di non riuscire a provare vero piacere ed
esprimere al meglio se stessa e di un uomo indeciso sul suo orientamento
sessuale che, inaspettatamente, trovano rifugio l’uno nell’altra. Ali di Sabbia racconta di come niente
accada per caso e mostra come lo scopo della vita sia quello dell’amore, e
quindi della guarigione. I traumi e le ferite dell’infanzia e dell’adolescenza
possono annichilire l’anima, ma un incontro speciale può riaccenderla. Ali di Sabbia racconta anche una storia
appartenente ad un’epoca passata ambientata nel deserto: quella della vasaia
Amani e del soldato Kaamil, che si muovono in modo simbolico come alter ego dei
due giovani protagonisti Nicla e Corrado.
·Perchè un lettore dovrebbe scegliere di leggere il tuo
libro?
Il
mio libro parla a chi vuole guardare le relazioni in modo nuovo, dove non c’è
colpa e non ci sono colpevoli. Certo, ad amare spesso si soffre, ma dentro Ali di Sabbia le emozioni, anche quelle
più buie, tracciano una strada che riporta a se stessi. E forse così si
dovrebbe vivere ogni legame: come un mezzo di conoscenza di sé, certi che
l’amore, se c’è stato, in qualche modo sottile rimane.