martedì 29 novembre 2016

DOMINO LETTERARIO • Recensione: Germoglio di Liliana Marchesi

Buongiorno lettori anche questo mese sono riuscita a partecipare al Domino Letterario che ha però un diversivo. Abbiamo deciso insieme di scegliere tutti i libri con un tema in particolare: Fantasy, Distopico. Collegandomi con il libro precedente al mio tramite le iniziali delle due autrici, ne ho approfittato per scegliere l'ultimo capitolo della Saga R.I.G. (recensione del primo capitolo qui) di cui vi ho tanto parlato: Germoglio di Liliana Marchesi






Germoglio
di Liliana Marchesi

Editore CreateSpace Independent Publishing Platform (19 marzo 2016)
Collana Saga R.I.G.
pp 304
Prezzo ebook 2,99 € Link Amazon
cartaceo 11,44 € Link Amazon


Capitolo finale della Saga che ha tenuto con il fiato sospeso i Lettori amanti del genere Distopico, ma non solo, che si sono lasciati coinvolgere dall'appassionante storia d'amore fra Kendall e Trevor. Una storia d'amore complessa, tormentata e ostacolata da un governo il cui unico scopo è quello di trasformare l'intera umanità in un'accozzaglia di burattini. Brooklyn. Kendall è finalmente riuscita a fuggire dalla sede principale del Mind, dove Axel la teneva prigioniera con l'aiuto di una Manipolazione mentale. Ma ora che il suo passato è riemerso, come affronterà il presente e il terribile futuro che l'attendono? Gli Orfani residenti al Mausoleo cercheranno di addestrarla, e Trevor, che con lei sarà il più duro di tutti, farà il possibile per aiutarla a entrare in contatto con la propria Radice. Ma tutto questo sarà sufficiente? "A volte nella vita ci sono momenti in cui per vincere... bisogna perdere". Un finale che vi farà riconsiderare ogni singolo personaggio. E fino all'ultima pagina ricordatevi che... tutto può ancora succedere!

Dinamismo, adrenalina, passione. Ogni tassello piano piano si ricompone tornando al suo posto, qualcos'altro però si smuove e cambia tutte le carte in tavola, sconvolgendo tutto. E' la suspense a fare da padrona. In questo ultimo capitolo troviamo una Kendall cresciuta che scoprirà finalmente sè stessa, ma con la paura di non piacere a Trevor, che tanto ama; con la paura di non piacersi. Ritroviamo di nuovo il loro grande amore, più forte di prima come quando dopo una lunga attesa rafforza tutto; Liliana ci fa emozionare ancora!

I nostri respiri si infrangevano l'uno contro l'altro per poi riecheggiare nella stanza, accompagnati dai battiti dei nostri cuori eccitati e felici di essersi finalmente ritrovati.

Kendall scopre anche che solo un nome la teneva lontana dalla sua vera identità: fin dall'inizio, dai primi capitoli lei è sempre stata semplicemente Kendall ed ora  che sa finalmente chi è e conosce la sua famiglia, il suo prossimo obiettivo è quello che vuole. Il periodo di addestramento la metterà a dura prova ma sarà proprio questo che le farà capire quali potenzialità ha sviluppato il suo cervello grazie alla radice che le è stata impiantata fino a farla germogliare!

Credevo di rivolere il mio passato per poter concepire un futuro ma mi sbagliavo. Avevo bisogno del mio passato per poter vivere il presente.
Capitolo dopo capitolo non ci si annoia mai, mi sono ritrovata a leggerli uno dopo l'altro come una corsa contro il tempo per scoprire i segreti che si celano tra le righe, tra il passato di Kendall e tutti i personaggi di questa affascinante avventura. Ho adorato il lato fragile di Kendall che emerge in questo ultimo capitolo che però non sovrasta il coraggio e la forza di volontà che l'hanno sempre caratterizzata. Un Trevor sempre più apprensivo, innamorato (e super sexy) , pronto in ogni momento a proteggere, combattere ed insegnare a Kendall tutto ciò che le serve per conoscersi a fondo. 


Trevor è così. Scavalca muri invalicabili, distrugge ostacoli indistruttibili e arriva dritto alla meta.
Uno stile di scrittura sempre più maturo di Liliana Marchesi ci accompagna verso la fine di questa trilogia piena di segreti lasciandoci ancora una volta a bocca aperta. Vi consiglio davvero di leggerla tutta perchè anche io che non sono amante del genere l'ho amata e sono stata catturata da questa storia travolgente fin dall'inizio. L'autrice ha fatto questo bellissimo lavoro tutti in self e non smetterò mai di complimentarmi con lei. Promuovo sempre i suoi lavori perchè come sapete già amo farvi conoscere queste piccole opere (che poi non sono così piccole) che rimangono nascoste perchè dietro di loro non troviamo una famosa casa editrice a sponsorizzarle. Quindi perchè per Natale non vi regalate questa strepitosa saga?


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Ecco un bellissimo estratto di Germoglio che vi farà incuriosire! CLICCA QUI







Non dimenticate di seguire tutte le meravigliose tappe del Domino Letterario di questo mese, ecco il calendario completo con i blog partecipanti:





venerdì 25 novembre 2016

5 Libri per la Giornata contro la violenza sulle donne. 🌹 Non è amore.

Oggi, 25 Novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne e voglio cogliere l'occasione per parlarne con voi e farvi conoscere 5 libri che trattano in modo particolare questo argomento così delicato e purtroppo attuale che non può più essere taciuto. 

L'amore quando si trasforma in ossessione, schiaffi, calci, lividi.. non è amore. La gelosia non può essere giustificata in un atto di violenza e prepotenza. Questo non è amore. L'amore non può uccidere ma solamente creare pura vita. Altrimenti questo non è amore. L'amore non passar dalle mani ma dal cuore. 




5 Libri per la Giornata contro la violenza sulle donne.

Le spine di una...Rosa è ambientato a Roma inizio anni 60 per arrivare, con lanarrazione, ai nostri giorni. La storia di Rosa è una storia vera. I ricordi di una vita trascorsa con suo marito Nando, un uomo violento, narcisista e senza scrupoli. Pur subendo maltrattamenti, minacce, violenze fisiche e sessuali, costretta a numerosi aborti, non metterà mai fine al suo matrimonio. Nando è la sua ossessione, il suo tormento.Rosa capirà, solo in età avanzata, di aver sbagliato. Lo capirà a caro  prezzo, perdendo il bene più prezioso, il bene per il quale ha sopportato una vita di terrore: i suoi figli, Adele ed Alberto. Nell'esposizione della storia e dei fatti, si definiscono i risvolti psicologici ed emotivi, sia della donna maltrattata che dell’uomo “padrone”.Un romanzo che vuol dare coraggio e forza per reagire, alle migliaia di donne che come Rosa, vivono prigioniere di un amore malato.Un libro scritto in due anni, non senza problemi e ripensamenti.


Le spine di una...Rosa 
di Marzia Polito

edito: Giovanelli edizioni

Vivere nella paura, temendo per la propria vita e la vita dei propri figli. Ostaggio di un amore malato. Vivere nel dubbio e nella confusione, tra ciò che senti giusto e quello che il tuo uomo-padrone ti impone come giusto.…Tu? Cosa avresti fatto? Rosa ha trovato le risposte alle sue domande troppo tardi, perdendo quello che di più caro aveva. Una storia realmente accaduta, tra vessazioni e soprusi, ambientata a Roma dagli anni sessanta fino ai nostri giorni




L'AUTRICE RACCONTA...

Sarei felice se il libro venisse letto dal maggior numero di donne (e uomini) possibile. Credo fermamente sia un argomento del quale non se ne parli mai abbastanza.
Poter dare il mio contributo, aiutare anche solo con un “parola” migliaia di donne che vivono nel disagio e nella paura, sarebbe per me motivo di orgoglio e profonda soddisfazione. E', purtroppo, un tema che sento "mio" e credo di non essere la sola.
Credo il maltrattamento sulle donne sia una tra le piaghe sociali (mi spiace dirlo) più radicata in Italia. 

Aveva solo voglia di inabissarsi in un sonno profondo, di quelli senza sogni, senza memoria. […] Improvvisamente la luce si accese e si ritrovò l’uomo, seduto a cavalcioni su di lei. Provò ad opporre resistenza ma lui era più forte, era sempre lui il più forte. […] L’unica soluzione era mandar giù le botte ed aspettare che i lividi passassero.


C'è un luna park segreto, che appare di notte, nelle case di alcuni ragazzi. Le sue giostre sono metafore della violenza domestica: la tensione crescente, i picchi di urla, le discese nel silenzio. Un romanzo per parlare della violenza sulle donne e per dare voce all'incubo della violenza psicologica verso i bambini, che ne sono testimoni involontari.


Luna Park
di Livia Rocchi

Edito: CameloZampa


Benny, tredicenne dal viso d’angelo rovinato da un mento troppo sporgente, è uno di questi ragazzi. A scuola, la vita sembra scorrere normalmente, tra la derisione dei compagni e l'amicizia di Stella, studentessa modello, figlia unica di una famiglia ricca e illustre. La quotidianità degli ultimi giorni dell'anno scolastico si intreccia all'attesa che sta montando in paese per l'inaugurazione del nuovo, gigantesco luna park, costruito proprio dal padre di Stella. 

Ogni capitolo della narrazione principale in terza persona è intervallato da una pagina di diario, in cui la voce di un bambino descrive una giostra: non le giostre del luna park di cui tutto il paese sta parlando, bensì quelle del luna park segreto, che appare al chiuso delle mura domestiche. Una scrittura brillante e incisiva, che tiene incollati alla pagina fino al colpo di scena finale. 

Una storia profonda in cui dal dolore fiorisce la speranza. In cui l'amore fa male, ma la voglia di tornare a essere felici è più potente di tutto. 

Per tutti gli sbagli commessi.

Per tutto l'amore da dare.
Per tutti i sogni del cuore.
È per questo che torniamo a splendere.





Splendi più che puoi
di Sara Rattaro

Edito: Garzanti
pp. 250

L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.






Nessuno può toglierti il sorriso
di Valentina Pitzalis

Edito: Mondadori

"Valentina Pitzalis è morta il 17 aprile 2011. Quel giorno mio marito mi ha cosparsa di cherosene e mi ha dato fuoco. Quel giorno la Valentina che ero sempre stata, la ragazza carina, piena di vita, prospettive e sogni per il futuro, è bruciata tra le fiamme di un inferno senza senso. 

Non so perché tutto questo sia successo proprio a me. Me lo sono chiesta tante, troppe volte in questi anni, così come mi sono ripetuta, ogni giorno, che lui non era un mostro, ma aveva fatto, questo sì, una cosa mostruosa. So per certo però che la persona che sono oggi è stata più forte di tutto e di tutti. Ho compreso che di fronte alle avversità, di fronte a tragedie come la mia la cosa che conta è trovare la forza di reagire. Ho scelto di reagire, ho scelto di vivere, ho scelto di cercare di essere un esempio per chi crede di non avere quella forza dentro di sé, perché io... la depressione non me la posso permettere, non più. Quello che, più di tutto, mi ha dato la forza di arrivare fin qui è stata la speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come la mia. Sono felice di poter alzare una mano sola, sono felice di avere i miei occhi senza ciglia e sopracciglia, sono felice di avere le mie gambe coperte di cicatrici. Semplicemente, sinceramente, incredibilmente... ho trovato la forza per non smettere di sorridere e sono felice di vivere!" (Valentina) 


Martedì scorso è andato in onda sulla Rai il film che raccontava la storia di questa donna, Lucia Annibali. Troviamo il suo racconto, la vera storia di una bellissima donna che come tante è stata toccata dalla mano di uomo sbagliato.


Io ci sono
di Lucia Annibali con Giusi Fasano

Edito: Bur

16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell'acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell'aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell'agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l'agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l'abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo "classico": il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all'essenza della crudeltà: l'acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia con quell'uomo, dal corteggiamento al processo ("Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare"); passa in rassegna i momenti dell'emozione e quelli della sofferenza; racconta l'acido che scioglieva il suo viso ("Un minuto dopo la belva era ammaestrata") e poi i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un'icona, punto di riferimento per tutte le altre donne...


giovedì 24 novembre 2016

SPECIALE NATALE 🎄 Cosa regalare agli amanti dei libri.


Buongiorno lettori, Novembre sta ormai per finire e le lucine di Natale iniziano ad accendersi per le città...questa mattina infatti voglio iniziare a darvi qualche consiglio di regalo per chi ha un amico/mamma/papà/fratello/sorella/nonni/zie che sono amanti della lettura! In questo post non vi parlerò ancora di qualche libro in particolare (ma lo farò sicuramente a breve!!!) ma di tutti quei gadget che ogni lettore vorrebbe avere (per tutte le tasche)! Siete anche fortunati perchè Venerdì 25 Novembre su moltissimi siti e negozi ci saranno tantissimi sconti dedicati al BLACK FRIDAY da non lasciarsi scappare! (sotto ad ogni articolo troverete tutti i link d'acquisto!)

1. Un segnalibro.
Un oggetto indispensabile per chi ama leggere soprattutto se si legge più libri contemporaneamente e ci si dimentica a che punto si è arrivati con la lettura. Sul web se ne trovano dei più svariati vi lascio qualche esempio: dai più semplici, quelli personalizzati fatti a mano , a quelli con gambe che spuntano dal libro.

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2. Shopper di stoffa.
Questa è un'idea davvero carina per chi adora fare shopping (di libri ovviamente) tra mercatini dell'usato e librerie sfavillanti. Di ogni dimensione e colore, per ogni gusto e personalità. Ecco qua alcuni esempi. 

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3. E-reader. (e vari accessori)
Questa sarebbe il regalo perfetto soprattutto per chi ama la tecnologia..Un contenitore di libri in formato digitale da portare sempre con se. Io ne possiedo uno e credetemi, non lo lascerete più! Per chi ce l'ha già invece un accessorio sfizioso non sarebbe una brutta idea!

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4. Gadget da urlo
Navigando sul web sono riuscita a scovare alcune chicche a tema "libro" davvero carine! Che ne pensate?? Sono davvero originali e uniche!



Porta fazzoletti a forma di libri antichi, un oggetto indispensabile per chi ama i libri romantici, drammatici e strappalacrime. Bisogna sempre avere a portata di mano un pacco di kleenex!

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Cassaforte segreta a forma di libri. Non sapete dove nascondere i vostri valori più cari? Si nasconde perfettamente in una libreria. Questa potrebbe essere un'idea...a prova di ladro!
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Lampada led a forma di libro. Per le notti passate in lettura questa starebbe a meraviglia sul vostro comodino (e anche sul mio perchè la adoro!)
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Ecco il basamento perfetto per un libro o ereader! Comodo e pratico per chi non sa mai in che posizione leggere, basterà appoggiarlo su questa sedia ed è tutto risolto!
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Pandora è sicuramente il gioiello del momento e per le amanti della lettura non può mancare assolutamente il Charm Libro delle Favole!
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Spero che questo post vi sia piaciuto e che vi abbia dato anche solo uno spunto con le mie piccole idee regalo! 


sabato 19 novembre 2016

NEWS in LIBRERIA Putin e la ricostruzione della grande Russia di Sergio Romano

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di una lettura molto interessante dello storico, insegnante, giornalista Sergio Romano, che si trova in tutte le librerie proprio da ieri venerdì 18 Novembre. Il libro in questione si intitola Putin e la ricostruzione della grande Russia edito LonganesiUna lucida analisi della Russia odierna e della sua volontà di recuperare un’identità perduta. Un ritratto disincantato di Vladimir Putin, una delle figure politiche più controverse del momento.


“Dovremmo chiederci se all’origine dell’autoritarismo di Putin non vi sia anche la pessima immagine che le democrazie stanno dando di se stesse”

SERGIO ROMANO

PUTIN 
e la ricostruzione della grande Russia

Dire Russia per molti significa dire Vladimir Putin. Da più di quindici anni al governo di un Paese di enormi dimensioni, che si estende dal Mare del Nord al Pacifico, l’«uomo più potente del mondo», come dal 2013 lo definisce Forbes, ha infatti impresso il proprio marchio sulla storia recente dell’ex impero sovietico. Non solo. Con una strategia politico-istituzionale aggressiva e spregiudicata, che in più occasioni è parsa lontana dagli standard delle democrazie occidentali, è diventato uno degli attori principali sullo scenario geopolitico contemporaneo. Ma quali sono le ragioni profonde di questo successo? Quale il segreto di un potere così incontrastato?
Secondo Sergio Romano, che ha concluso la sua lunga e prestigiosa carriera diplomatica come ambasciatore proprio a Mosca, Putin si è impegnato a fondo nella ricostruzione dell’identità russa, rinnovando un bagaglio di simboli, valori e ideali rimasti sepolti per secoli. Consapevole del peso della tradizione, che da Pietro il Grande al tramonto dello zarismo ha forgiato istituzioni e culture politiche della nazione, Putin ha saputo gestire a proprio vantaggio la memoria pubblica della Rivoluzione d’Ottobre, rafforzando al tempo stesso il ruolo della Chiesa ortodossa, cui ha garantito un nuovo spazio sociale. Ha rispolverato, insomma, un’ideologia e una missione. È da queste premesse, ci fa capire Romano in pagine documentate e illuminanti, che dobbiamo necessariamente partire se vogliamo capire qualcosa di più della Russia odierna e del nostro presente, dalla guerra al terrorismo in Cecenia al conflitto con l’Ucraina per l’annessione della Crimea, dalla dottrina militare anti-Nato all’attuale intervento in Siria, che agita i fantasmi di una guerra fredda collocata troppo in fretta negli archivi della Storia.



Sergio Romano (Vicenza, 1929) è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all’Università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Morire di democrazia (2013), Il declino dell’impero americano (2014) e In lode alla guerra fredda(2015). Nel 2016 è uscita una nuova edizione de La quarta sponda.


venerdì 18 novembre 2016

NEW TALENT ☕ Fedele alla linea - In fuga verso me di Nicola Fermani

Buonasera lettori, oggi con la rubrica New Talent conosciamo Nicola Fermani un giovane scrittore cittadino del mondo, ma prima di augurargli buona fortuna per il suo prossimo viaggio vi presento il suo libro Fedele alla linea - In fuga verso me.


Fedele alla linea - In fuga verso me
di Nicola Fermani

Casa editrice: Eremon Edizioni
Link per acquisto: Link Amazon (formato eBook, mentre il cartaceo sarà nelle librerie nel 2017)

Dal terrazzo della sua stanza in un piccolo paese delle Marche alla magiche vie di Tallinn, dal gelo di Katowice alle biciclette di Utrecht, dai fantasmi di Dublino ai camminatoi traballanti degli splav del Danubio. I piedi scalzi dei bambini di Belen e l'aria greve di La Paz. Il Machu Picchu e il deserto cileno di Atacama. Nicola, 36 anni, si accompagna in prima persona alla scoperta del "viaggio" lungo gli ultimi sette anni di tonfi e trionfi, strappi furiosi scanditi da rabbiose fughe in solitaria alla ricerca di 'qualcosa da cercare' e patine melmose di mesi inermi ad accattare ossigeno, senza mai una pausa da se stesso. E poi ancora lo stesso terrazzo, con i bagagli ancora da disfare. Con il bisogno ormai fisico di adattarsi. Con il focolaio mai spento, con quel dannato pizzicorio perverso, di andare fino in fondo.






La mattina del 16 marzo 2011 atterrai ad Amsterdam. Con un piano. Infallibile, per giunta. Avrei trovato una stanza in affitto, un ristorante italiano pronto a offrirmi un posto da cameriere e/o lavapiatti per sbarcare il lunario durante i primi mesi. Poi, piano piano, anche con l’aiuto di cui sopra, avrei trovato un piccolo locale attrezzato di cucina da trasformare nel “DuScudi”, una pasteria italiana che in poco tempo sarebbe divenuta leggenda.


Ho ascoltato i Pink Floyd scalzo, e con il vento in faccia nel deserto boliviano, e sono sprofondato fino al busto nel fango della Laguna Colorada in mezzo a fenicotteri annoiati. Mi sono commosso a San Pedro, disperato a Iquiotos, esaltato a Nazca e terrorizzato a Trujillo. Nessuna lacrima abortita, nessuna mascella serrata: finalmente, ho imparato a piangere.


Proverò a mettere qui le mie radici, proprio quando tutti vorrebbero essere altrove. Senza mai essere stati altrove. Pensando che altrove sia la soluzione. Inquinando l’aria di chi prova a respirare qui, con il proprio... altrove. Altrove io ci sono stato. Non è meglio di qui. Andatevene pure altrove, evitate di notificarlo e lasciate limpida l’aria di chi prova a respirare qui. Forse ci riuscirò.  Proverò a sopportare tutti quelli che si indignano perché... è una questione di principio, o di rispetto. No che non lo è. È qualcos’altro, sempre. Rabbia, frustrazione, invidia. Solitudine.  Basta ammetterlo. E farsi passare il bruciore al culetto.



Prediligerò la sostanza alla forma, perché un integrato fa così. Perché la forma a volte è inutile, giusto una carineria. Ma in fondo devo solo adattarmi, e continuerò a pensare che a volte la forma è importante, e almeno un paio di volte nella vita di ciascuno di noi, indispensabile. Saper riconoscere quelle due volte, è sostanza.


L'AUTORE


Nicola Fermani è nato nel 1978 a Fabriano (AN), ha vissuto a Fiuminata a Macerata e a Perugia, dove si è laureato in Scienze della Comunicazione discutendo in scarpe da tennis la tesi ”Marco Tullio Giordana: stile ed emozioni”. Dopo aver conseguito la qualifica professionale di Organizzatore Eventi, dal 2008 al 2010 ha lavorato a Roma come Special Events Coordinator per la Mille Miglia, facendosi annodare la cravatta dalle cameriere degli alberghi di tutto il nord Italia. Ha vissuto 6 mesi a Dublino ed ha viaggiato da solo in tutta Europa ed in Sudamerica, progetta la Transiberiana e prepara l’assalto all’Estremo Oriente. Attualmente si occupa di social media strategies, risiede a Porto Sant’Elpidio e non possiede camicie.