lunedì 4 gennaio 2016

Un 2016 pieno di sorprese! - Intervista a Momi Gatto

Buongiorno lettori, come avete passato queste feste natalizie, e l'inizio di questo nuovo anno? Io benone e sono carica di novità... quest'anno sarà ricco di sorprese e regali tutti per voi che ci seguite con tanto affetto e passione. Per questo insieme ad altri blog abbiamo deciso di premiarvi in varie occasioni...Come sapete tra un mese ci sarà la festa degli innamorati e proprio per questa festa speciale abbiamo organizzato una bella sorpresa...non voglio svelarvi molto vi lascio solo il banner dedicato e una bellissima intervista della splendida Momi Gatto che è stata davvero gentile! 
Momi Gatto è una scrittrice italiana che in questi ultimi due anni ha pubblicato una bellissima storia d'amore in Self "Solo una storia d’amore e di troppe paturnie" e successivamente il secondo volume.



Che rapporto hai con l'amore?
Sono sposata da vent'anni con l'uomo che amo e ho un figlio meraviglioso. Entrambi, seppur in modo diverso, rappresentano la mia personale visione dell'amore. Gli basta un nonnulla per farmi felice e altrettanto per farmi ammattire, emozioni che rendono la quotidianità degna di essere annotata tra i ricordi più belli.

È stato difficile per te scrivere la storia d'amore del tuo libro? Qualcosa o qualcuno ti ha dato l'ispirazione?
E' talmente facile scrivere di questo amore che quello che in origine doveva essere un unico romanzo si è trasformato in una trilogia. Sono innamorata della storia di Giulia e Davide, non riesco a lasciarli andare, già so che piangerò arrivata al fatidico "fine".
L'ispirazione principale sono le paturnie. Ora non più, ma quando avevo l'età di Giulia me ne facevo un sacco. I loro amici, che li accompagnano per tutta la storia, sono sulla falsariga dei miei. Diversi episodi che vivono, anche se romanzati e modificati, appartengono a fatti accaduti a me. In ultimo Davide, porta il nome di mio figlio e ha le sue stesse passioni (oltre ad essere bellissimo come lui).

Come pensi che si siano modificati i rapporti d'amore nel corso del tempo? (Puoi anche fare esempi di grandi storie d'amore di grandi classici)
Mi piace pensare che non siano cambiati molto, in passato come adesso si vuole proteggere il proprio amato dalle brutture del mondo che potrebbero allontanarlo da se'... Sono solo le brutture a essere diverse.


Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Quando il cervello che e' andato in sovraccarico! La storia tra Giulia e Davide è nata in sordina, tanto tempo fa, poco alla volta, ma mi sono legata così tanto a questi due innamorati immaginari da costruirgli quasi una vita... tutta nella mia testa. Quando mi sono accorta che iniziavo a dimenticare qualche pezzo, ho deciso di scriverla. Ho scoperto il gusto di poter rileggere, modificare, e ampliare senza limiti ciò che creavo. Ho scoperto anche che è come una droga, se inizio a scrivere non mi fermo più.

Che tipo di lettrice sei?
Di quelle che adorano il cartaceo ma si sono convertite al digitale per questioni di spazio. Di quelle che quando iniziano un libro non smettono di leggerlo neanche mentre cucinano. Di quelle che spaziano tra vari generi ma che quando si assestano su uno non lo mollano per un pezzo. Mi piace leggere di tutto, però amo un libro solo se mi provoca qualcosa, che sia un fremito, una lacrima o una risata.

Che messaggio vuoi dare ai lettori che leggeranno il tuo libro?
Ne ho due. Il primo, non sempre serve sorprendere chi legge con colpi di scena fantasiosi. Da un libro è bello sentirsi coinvolti, sorridere, aggrottare la fronte e affezionarsi ai protagonisti, e tutto questo può succedere solo se la loro storia può essere anche la vostra. Il secondo, non illudetevi, tutti noi ci facciamo delle paturnie... anche i maschi. Tutto il modo di gestirsi dei miei protagonisti è condizionato dalle paranoie di lei e dalle decisioni discutibili e impulsive di lui, finché arriva il momento di farci i conti. Chi non ci è passato? Scoprendo la loro storia vi ritroverete, spero, a sorridere su insicurezze che, credetemi, avremmo proprio potuto evitarci.

Hai un tuo rituale di scrittura?
Si'. Innanzitutto preparo una scaletta... che viene puntualmente allungata (come si evince dal numero considerevole di pagine che produco). Poi elaboro mentalmente le varie situazioni, allo sfinimento, per giorni, solo quando mi ritengo soddisfatta annoto tutto. Trasformare gli appunti in qualcosa di concreto è la parte che amo di più, definisco i dialoghi, li arricchisco di particolari, controllo che i collegamenti siano corretti e che la storia fili. A stesura ultimata, rileggo tutto almeno tre volte con attenzione maniacale, sono una persona meticolosa quindi anche la parte della revisione mi piace. Ciò che non mi piace affatto è scovare ancora dei refusi quando è tardi per rimediare... una rabbia che non ti dico.

Ci sono aneddoti in particolare che ci vuoi raccontare riguardo al tuo libro (Che riguardano la scrittura, la pubblicazione o altro)?
Quando scrivo devo essere rigorosamente sola! Il motivo è uno, mi immedesimo talmente tanto che faccio le "facce". Le prese in giro da parte di marito e figlio sono una costante.

Cosa ti ha lasciato questo libro oltre alla soddisfazione di averlo pubblicato?
Premetto, la sensazione di avere tra le mani qualcosa che hai creato con amore è inebriante. Comunque, quello che davvero mi ha lasciato è l'ansia per l'attesa del riscontro dei lettori. Non mi spaventano le critiche, ci mancherebbe. Sono solo combattuta, da una parte mi gasa da morire che altri leggano i miei libri, dall'altra mi agita perché so che contengono davvero tanto di me. Metto in piazza la mia intimità, le mie fantasie e il mio modo di ragionare... Ci vuole coraggio.

Una citazione che ami particolarmente (possibilmente d'amore tua o di altri)?
Ne metto due, entrambe prese dal mio primo romanzo.
- Amare fa schifo se non sei ricambiata.
- Stavo talmente attento a non innamorarmi di te da non accorgermi che lo ero già.



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