lunedì 18 gennaio 2016

INTERVISTA ❆ Elle Caruso

Buon pomeriggio lettori, continuiamo a conoscere le nostre autrici Italiane attraverso le loro interviste, oggi ospito sul mio blog Elle Caruso, con il suo romanzo rosa Attraverso l'obiettivo... Spero di incuriosirvi!





Che rapporto hai con l’amore?
Credo che innamorarsi sia la massima espressione di fiducia che una persona possa compiere. Amare qualcuno significa tenere sempre in considerazione i bisogni e i desideri dell’altro, e poter contare sul fatto che l’altro faccia lo stesso per te. Il mio rapporto con l’amore per fortuna è sempre stato piuttosto felice. Sono fidanzata da otto anni con un uomo che adoro ma che è quasi il mio opposto, e forse è proprio per questo che abbiamo trovato il nostro equilibrio perfetto.

E stato difficile per te scrivere la storia d'amore del tuo libro? Qualcosa o qualcuno ti ha dato l'ispirazione?
Essendo il primo romanzo che ho scritto, all’inizio è stata un po’ dura. Ero molto incerta sul modo in cui far procedere la storia e finivo per bloccarmi di continuo. Poi ho preso coraggio e ho iniziato a scrivere senza pormi troppe domande, lasciandomi guidare solo dall'ispirazione del momento. Ho finito per scrivere una storia completamente diversa da come l’avevo immaginata all'inizio, ma ora non vorrei cambiarne neanche una virgola.
Per scrivere questo romanzo non mi sono ispirata né alla mia storia né ad altre reali o fittizie, è un lavoro di pura fantasia. Mi è capitato invece di prendere qualche piccolo spunto da me stessa e dalle persone che mi circondano per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi.


Come pensi che si siano modificati i rapporti d'amore nel corso del tempo? (Puoi anche fare esempi di grandi storie d'amore di grandi classici)
Con il cambiare dei tempi cambia inevitabilmente anche l’idea stessa di storia d’amore: le consuetudini e le regole si sono adattate ai nuovi tempi, le figure dell’uomo e della donna e i loro ruoli nella società si sono radicalmente evoluti. Sicuramente oggi ci sono persone che non si fanno troppi problemi a chiudere un matrimonio, ma ce ne sono anche molte che credono ancora nel grande amore e nel “vissero tutti felici e contenti”. In realtà sono convinta che la sostanza non sia cambiata così tanto nel corso degli anni e dei secoli. Come si spiegherebbe sennò il fatto che storie come “Orgoglio e pregiudizio” o “Il grande Gatsby” facciano ancora sospirare così tanti lettori?

Come ti sei avvicinato alla scrittura?
L’amore per la scrittura nasce dalla necessità di mettere per iscritto pensieri e considerazioni personali, cosa che faccio da quando ero adolescente. L’idea di iniziare a scrivere un vero e proprio romanzo ha origine da un bisogno molto simile, ovvero quello di dare un libero sfogo alla mia creatività inespressa. Ci ho provato con il disegno, con la pittura e con la musica, ma solo nella scrittura ho trovato quello che stavo cercando.

Che tipo di lettore sei?
Sono una lettrice onnivora, vorace e compulsiva, di quelle che non escono mai senza un libro nella borsa, che non lasciano mai un libro a metà, che non sanno entrare in libreria senza uscirne con un acquisto, che leggono ogni sera fino ad addormentarsi con il libro in mano. Ma soprattutto sono una di quelle lettrici che va fiera di esserlo. Leggo un po’ di tutto (tranne i gialli e gli horror che proprio non sopporto), amo i fantasy e i romanzi storici e sono un’accanita lettrice di classici, mentre ho l’innata e involontaria tendenza a “snobbare” i best-seller del momento.


Che messaggio vuoi dare ai lettori che leggeranno il tuo libro?
Mi piacerebbe trasmettere ai lettori il messaggio che anche se le cose non vanno sempre come ci si aspetta, la felicità può arrivare in modi diversi, che si può essere felici anche percorrendo strade alternative e che i cambiamenti non sono sempre delle cose negative, ma a volte semplicemente nuovi inizi.


Hai un tuo rituale di scrittura?
Nessun rituale vero e proprio. Non scrivo in orari prestabiliti, ma appena ne ho l’occasione, fossero anche cinque minuti, mi metto al lavoro. Non ho bisogno di solitudine e non mi disturba avere altre persone intorno, però non sopporto che qualcuno guardi lo schermo del computer mentre sto scrivendo, perché inevitabilmente non riesco più a concentrarmi e mi blocco. L’unico rituale, che è più che altro un’abitudine che ho da sempre, è scrivere le bozze e le “brutte copie” dei capitoli sul mio cellulare e poi trasferirli sul pc per rielaborarli.


Ci sono aneddoti in particolare che ci puoi raccontare riguardo al tuo libro (che riguardano la sua scrittura, la pubblicazione o altro)?
La parte più difficile, ma anche la più divertente dello scrivere questo libro, è stata ambientarlo in città che non ho mai visto e delle quali non sapevo quasi nulla. Ho passato intere ore su Google Maps e sul web a cercare strade, locali vari, palazzi e quartieri per farmene un’idea abbastanza precisa da poterli descrivere correttamente. Alla fine mi sono sentita un po’ come se quei posti li avessi visitati davvero. Un’altra curiosità è che l’idea che i due personaggi si conoscessero in aeroporto mi è venuta guardando il film “The Terminal” di Steven Spielberg.


Cosa ti ha lasciato questo libro oltre alla soddisfazione di vederlo pubblicato?
Pubblicare il mio libro non mi ha cambiato la vita, né mi aspettavo che lo avrebbe fatto, ma ha dato inizio a un percorso meraviglioso che ho intenzione di continuare a percorrere. Perciò posso dire che la cosa più importante che mi ha lasciato è la voglia di continuare a scrivere, ancora e ancora.

Una citazione che ami particolarmente (possibilmente d'amore tua o di altri)?
Una frase tratta dal mio libro che mi fa sempre sorridere:
“Alla fine, però, con l’amore è un po’ come con i tacchi a spillo: anche se fanno male, non se può fare a meno.”



Ed ora vi voglio incuriosire ancora un po' lasciandovi qualche dettaglio in più sul libro...

TRAMA: New York: una bufera di neve ha temporaneamente mandato in tilt il traffico aereo e sia Lexie che William si ritrovano bloccati all'aeroporto John F. Kennedy, in attesa di ripartire. Lexie è una fotografa in carriera, in partenza per Chicago, William è il manager di un’importante società informatica, di ritorno dall'Italia. I due si incontrano per caso e le poche ore che passano insieme bastano a far scattare tra loro una scintilla d’intesa, destinata ben presto a trasformarsi in una storia d’amore da favola. Ma proprio quando tutto sembra andare a gonfie vele, il passato fa improvvisamente irruzione nelle loro vite e le loro esistenze prendono strade differenti: entrambi si ritroveranno a dover fare scelte difficili, a fare i conti con sentimenti contrastanti e a mettere in dubbio le loro certezze. 
Ma dove li porterà tutto questo? La loro storia avrà un’altra possibilità o il destino ha in mente per loro programmi diversi?

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