venerdì 26 giugno 2015

DOMINO LETTERARIO | Recensione di Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh

Buona sera lettori (come sempre in ritardo) vi pubblico questa seconda recensione per la rubrica DOMINO LETTERARIO. La presente rubrica è in collaborazione con altri blogs che vi consiglio di visitare assolutamente.
I blog con cui collaboro sono:


Secondo questa rubrica, viene stilata una classifica di partecipazione. Il primo blogger sceglie un libro qualsiasi e chi lo segue deve scegliere un libro che abbia qualcosa in comune con questo, come, per esempio, copertina, tema, genere, etc..
Rosalba, prima di me nell'ordine di partecipazione, ha scelto “"I sei volti dell'amore” di Sarah Jio. Di conseguenza ho scelto "Il linguaggio segreto dei fiori" perchè in copertina hanno entrambi dei fiori, ed è proprio questo il tema centrale del libro.
TRAMA: Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
Se era vero che i muschi non hanno radici e l’amore materno può nascere spontaneo, apparentenente dal nulla, allora forse avevo sbagliato a ritenermi incapace di crescere mia figlia. Forse anche chi aveva vissuto isolato e senza affetti poteva imparare ad amare profondamente al pari di chiunque altro.
RECENSIONE:
Victoria è un cardo campestre, "misantropia"è tutto ciò in cui si riconosce. Questa è la storia di una ragazza che ci trascina tra le pagine tra paure ed insicurezze. Insieme a lei ho sofferto ed ho avuto paura del contatto fisico. Ma nel suo angolo nascosto nel parco trova la sua sicurezza: i fiori. E sono proprio i fiori ed il loro significato che fanno da filo rosso in questa storia travolgente. Ognuno con un significato diverso. Emozioni che Victoria traduce con il significato di ogni fiore, sono il suo modo di esprimersi ma pochi riescono a capirla veramente, almeno fino a che non incontra Grant. Solo lui sembra conoscerla ed essere in grado di rispondere al suo stesso linguaggio. Un crescendo di emozioni alla riscoperta del vero significato dei fiori purtroppo ormai poco utilizzato. Ho apprezzato molto l'idea di copertine con fiori diverse tra cui il mio preferito il TULIPANO e molto carino anche il vero dizionario del significato dei fiori alla fine del libro (ammetto che alla fine del libro anche io sono stata contagiata ed ho iniziato ad usare questo linguaggio)
Un libro emozionante che vi consiglio!!

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